Caso Cucchi: la Procura chiede condanne per tre carabinieri per falso e depistaggio

(PRIMANOTIZIE) ROMA, 23 MAGGIO 2025 – La Procura di Roma ha chiesto la condanna di tre carabinieri accusati di aver dichiarato il falso durante il procedimento sui depistaggi legati al caso di Stefano Cucchi, il giovane geometra romano morto il 22 ottobre 2009 dopo essere stato pestato da due militari dell’Arma.

Nel procedimento in corso, ai tre imputati vengono contestati, a seconda delle singole posizioni, i reati di depistaggio – per aver fornito informazioni non veritiere nel corso delle indagini – e di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, un’accusa che riguarda dichiarazioni rilasciate durante le fasi processuali successive ai fatti.

Il caso Cucchi ha rappresentato una delle più dolorose vicende di cronaca giudiziaria degli ultimi anni, aprendo un lungo e complesso iter giudiziario che ha coinvolto esponenti dell’Arma, della sanità carceraria e delle istituzioni. Le dichiarazioni ritenute false, ora al centro del processo, avrebbero avuto l’effetto di intralciare la verità sulla morte di Stefano, contribuendo a un meccanismo di insabbiamento che solo dopo anni è stato smascherato anche grazie al coraggio della famiglia Cucchi.

Il processo in corso rappresenta l’ennesimo tentativo di accertare le responsabilità di chi, oltre ai colpevoli materiali, avrebbe provato a coprire la verità attraverso atti pubblici falsificati e versioni manipolate dei fatti.

La decisione del tribunale è attesa nelle prossime settimane. (PRIMANOTIZIE)

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