Addio a Sebastião Salgado, il fotografo dell’umanità e della terra

Addio a Sebastião Salgado, il fotografo dell’umanità e della terra
Addio a Sebastião Salgado, il fotografo dell’umanità e della terra

(PRIMANOTIZIE) PARIGI, 23 MAGGIO 2025 – È morto a 81 anni Sebastião Salgado, uno dei più grandi fotografi contemporanei. L’annuncio è arrivato oggi dall’Académie des Beaux-Arts di Parigi, città dove il maestro brasiliano risiedeva da tempo. Con lui se ne va un artista che ha saputo raccontare la sofferenza e la dignità umana con uno sguardo potente e compassionevole, trasformando la fotografia in una forma di impegno civile e ambientale.

Sebastião è stato molto più di uno dei più grandi fotografi del nostro tempo. Insieme alla sua compagna di vita, Lélia Deluiz Wanick Salgado, ha seminato speranza dove c’era devastazione e ha fatto fiorire l’idea che il ripristino ambientale è anche un profondo gesto d’amore per l’umanità”, ha scritto l’Académie nel suo comunicato commemorativo.

Nato in Brasile nel 1944, Salgado ha dedicato la sua vita alla fotografia documentaria. Ha viaggiato in decine di paesi, testimoniando conflitti, povertà, migrazioni e sfruttamento. Ma a partire dagli anni ’90, segnato dalla drammatica esperienza del genocidio in Rwanda, ha deciso di non fotografare più l’uomo, spostando il suo obiettivo sulla natura e sull’ecologia.

Con la moglie Lélia ha avviato il progetto “Instituto Terra”, un vasto programma di riforestazione nella regione di Minas Gerais, in Brasile, che ha riportato in vita un intero ecosistema. Il suo lavoro più noto degli ultimi anni è “Genesis”, un viaggio fotografico nei luoghi incontaminati del pianeta.

Il mondo dell’arte e della fotografia perde oggi una voce autentica, un testimone rigoroso della verità e della bellezza della Terra. (PRIMANOTIZIE)

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