(PRIMANOTIZIE) TEL AVIV/ISFAHAN, 17 GIUGNO – Le sirene d’allarme stanno suonando a Tel Aviv e in diverse aree di Israele, in seguito al lancio di missili dall’Iran. Lo riportano fonti locali e media internazionali. Nel contempo, sono state udite esplosioni a Isfahan, nel centro dell’Iran, segno del possibile impatto di nuovi attacchi aerei israeliani.
Secondo quanto riferisce l’agenzia iraniana Irna, il ministro della Salute Mohammad-Reza Zafarghandi ha dichiarato che circa 1.800 persone sono rimaste ferite nei raid israeliani in corso dal 13 giugno. La maggior parte delle vittime sarebbe costituita da civili.
Un bilancio provvisorio pubblicato dalla ONG iraniana Human Rights Activists in Iran (Hrana) e ripreso dalla BBC indica almeno 452 persone uccise: tra questi, 224 civili, 109 militari e 119 non ancora identificati. I feriti ammonterebbero a circa 650, tra cui 188 civili, 123 militari e 335 persone non identificate.
L’escalation militare tra Israele e Iran, avviata cinque giorni fa, continua a generare allarme nella regione e crescente preoccupazione da parte della comunità internazionale. (PRIMANOTIZIE)
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