Al via Sanremo con il monologo di Benigni sulla Costituzione che commuove Mattarella. Mengoni è già in testa

SAN REMO – E la prima serata del Festival è già storia. Un abbraccio tra Amadeus e Gianni Morandi ha segnato  l’inizio della 73/ma edizione del Festival di Sanremo. “E’ un onore e una gioia”, commenta Amadeus Poi un minuto di silenzio in omaggio alle vittime del sisma che ha colpito la Siria e la Turchia. Standing ovation per il presidente Mattarella nel palco in veste privata con la figlia Laura. Morandi intona l’Inno di Mameli e tutto l’Ariston canta. E arriva Benigni: “Incostituzionale Amadeus al 4° mandato e Mattarella solo al 2°”. Ed è proprio del comico toscano il primo accento di questa edizione, con il suo monologo sulla Costituzione italiana. “La Costituzione è un’opera d’arte”, frutto dell’”audacia dei costituenti che hanno saputo guardare al futuro, a noi e anche oltre”. E’ un passaggio dell’intervento di Benigni sul palco dell’Ariston. Rende omaggio ai padri costituenti, “tra questi -dice- c’era Bernardo Mattarella, il padre del presidente. Lei e la Costituzione avete avuto lo stesso padre” dice il premio oscar al Capo dello Stato. Poi:”Penso che un sogno così non ritorni mai più” s’addice alla nostra Carta, afferma citando “Volare”. Poi la gara entra nel vivo. Marco Mengoni è in testa a classifica (sulla base del voto della sala stampa) della serata di apertura, durante la quale si sono esibiti i primi quattrodici cantanti in gara: oltre a Mengoni, Elodie, Coma_Cose, Ultimo, Leo Gassmann, Mara Sattei, Colla Zio, Cugini di Campagna, Mr. Rain, Gianluca Grignani, Ariete, Gianmaria, Olly e Anna Oxa.

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