
Non solo un festival, ma un vero e proprio “laboratorio” per il mercato musicale globale. Si consolida come piattaforma strategica per l’export della musica italiana la quarta edizione di ‘Napoli World’, il professional meet-up and showcase festival in programma dal 27 al 29 novembre 2025. Dopo la call che ha raccolto oltre 150 candidature, la direzione artistica di Enzo Avitabile ha selezionato 14 progetti che rappresentano la nuova frontiera della world music: ibridazione, dialogo e ricerca sonora. Il prossimo mese sarà annunciato l’intero programma internazionale.
L’evento, nato per colmare un vuoto nell’offerta musicale cittadina, si conferma nodo cruciale per i network che guidano il live entertainment mondiale. “Napoli World – spiega Ferdinando Tozzi, delegato del sindaco Gaetano Manfredi per l’industria musicale – è un investimento concreto. Declina il principio di internazionalizzazione di ‘Napoli Città della Musica’, creando opportunità di carriera per i talenti locali e posizionando la città come capitale creativa aperta al dialogo”. “”Napoli è musica! – gli fa eco il maestro Enzo Avitabile – Napoli è la voce che abbraccia il mondo, radice e futuro che camminano insieme. Con Napoli World celebriamo la potenza della contaminazione, la bellezza dell’incontro, la dignità delle culture che si parlano attraverso le note. È un progetto che nasce dal cuore e dalla terra, ma guarda lontano, oltre i confini“.
Il format prevede showcase ad alto potenziale di booking affiancati da conference e workshop, pensati per direttori artistici, booker e promoter in cerca di nuove proposte.
La rosa dei “nuovi artisti” scelti da Avitabile è un mosaico di storie e geografie. Accanto a nomi internazionali come il palestinese Ahmed Eid, la senegalese Mariaa Siga e il canadese-congolese Lionel Kizaba, spicca una significativa componente italiana e campana, con Sandro Joyeux (Italia/Francia), Ylenia Cuzzolino, Fiorenza Calogero, LINDAL, Christian Di Fiore e Mimmo Epifani. E ancora dal mondo: Yacine Rosa (Capo Verde), Valérie Ékoumè (Camerun/Francia), TTGS (Corea), Adil Smaali & Elements of Baraka (Marocco/Francia), Magalì Sarè & Manel Fortià (Catalogna/Spagna). “Napoli è la voce che abbraccia il mondo, radice e futuro insieme – commenta Avitabile – “Ogni suono è un ponte e ogni artista che arriva in città, porta con sé un pezzo di mondo da condividere.“
Cuore pulsante del festival è l’attività di networking, con la presenza confermata di oltre 30 delegati da istituzioni di primo piano come Babel Music XP (Francia), Visa for Music (Marocco), Jodhpur RIFF (India) e Sunfest (Canada). A sigillare il ruolo euro-mediterraneo dell’evento, un’anteprima speciale che creerà un “ponte ideale” tra Napoli e Marsiglia, con panel e un concerto dedicato, promosso direttamente dal Comune di Napoli. Le location scelte – dalla Casa della Cultura di Palazzo Cavalcanti all’Auditorium di Bagnoli – disegnano un percorso artistico che dal centro storico si apre alla città metropolitana. Il programma completo sarà svelato nelle prossime settimane.

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