Staj, al Vomero l’aperitivo è “Oriental style”

Staj Vomero 17
Staj Vomero 17

NAPOLI – Dopo il successo del primo noodle bar nel cuore di Chiaia a Napoli, Staj apre un nuovo locale in città: nel quartiere Vomero, in via Bernini, 87 A. Il progetto dei due giovani imprenditori, Rosario del Priore e Lucio Paciello, prosegue a vele spiegate: portare in città un ristorante innovativo e cosmopolita nella cucina che metta al centro dell’offerta ricerca e qualità dei piatti si è rivelata un’idea vincente.

Bao, dumpling, noodles, ramen e tutti i piatti e le salse proposte sono realizzati senza alcun ricorso a basi e semi-lavorati. La direzione della cucina è affidata a Lucio Paciello – un passato nelle cucine stellate e in quelle più tradizionali campane – che studia i grandi classici delle cucine orientali per ottenere piatti più affini al gusto italiano giocando con ingredienti e tradizioni.

Anatra, anguilla, kimchi, pad thai sono solo alcune delle proposte nel menu del nuovo indirizzo del Vomero che dedica particolare attenzione alle proposte vegetariane.

Ma non solo. Il grande bancone bar chiarisce da subito la vocazione del nuovo Staj che, all’offerta di ristorazione aggiunge quella più disinvolta dell’aperitivo. La drink list del bar tender Giuseppe Cioffi mescola i classici della mixology con ingredienti e profumi orientali come il sake, la sakura, il the matcha, e infusi al coriandolo o allo shiso (la pianta orientale che ricorda il basilico). Signature cocktail, ma anche i tradizionali del bere miscelato con un’attenzione alla qualità degli spirits. In abbinamento arrivano al bancone dumpling ( i ravioli cinesi al vapore), takoyaki (polpo in pastella), edamame e patate dolci fritte per un aperitivo dal gusto nuovo e internazionale.

Da questo mese tra le proposte di Sta c’è anche l’Okonomyiaki, anche noto come pizza di Osaka. Il nuovo piatto consiste in una sorta di pancake salato e la ricetta originale prevede l’impiego di cavolo cappuccio e pancetta; da Staj è servito con mayonese giapponese, salsa okonomyiaki e katsuobushi (i petali di tonno essiccato molto usati nelle ricette orientali) e stanno per arrivare due varianti: una con gamberi e avocado, l’altra con funghi shitake e cheddar.

Il design degli interni di Sta, firmato dallo studio Fadd Architects, è ispirato ai loft newyorkesi: pianta rettangolare e soffitto alto, colonne in ghisa di recupero, boiserie verde salvia in voluto contrasto con i mattoncini bianchi, gli archi della bottiglieria e il pavimento a scacchi in marmo bianco e nero. Mood internazionale, asian food d’autore e un nuovo indirizzo per l’aperitivo in città.

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