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Escursionismo, alla scoperta dei misteri del lago di Nemi

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ROCCA DI PAPA – Escursione nelle trame sotterranee all’origine del Lago di Nemi e poi domenica una passeggiata turistica dai Campi d’Annibale in piazza di Vittorio, con ritorno nel medesimo punto lungo il sentiero 509.  Doppio appuntamento nel prossimo weekend, sabato 8 e domenica 9 ottobre a Nemi e Rocca di Papa per Boschi e Sorgenti Latine Aps.

ALLE ORIGINI DELLO SPECCHIO DI DIANA – Sabato 8 ottobre alle ore 9,00 appuntamento al Museo delle Navi Romane di Nemi (via Diana,13) per l’escursione che vedrà il gruppo dell’associazione dei Castelli Romani, accompagnato dalla guida di media montagna, Silvio Raparelli scendere fin nelle viscere dell’ emissario.
L’emissario del Lago di Nemi è un condotto artificiale realizzato nel IV secolo a.C. ad opera degli Aricini (abitanti della città di Ariccia) per regolamentare le acque del lago, per evitare straripamenti sui terreni prospicienti pianeggianti e per approvvigionare a fini irrigui la piana di Ariccia, che si sviluppa al di là del versante del vulcano.
L’escursione sarà realizzata in collaborazione con i guardiaparco del Parco dei Castelli Romani, assieme ai quali è stato realizzato nei giorni scorsi il sopralluogo.
L’odierno ingresso all’emissario si trova pochi metri sopra la quota attuale del lago, sulla riva sud-occidentale, seminascosto all’ombra di una grande pianta di fico. Qui un portale di epoca settecentesca dà accesso a un primo tratto di condotto caratterizzato da un rivestimento con grandi blocchi in opera quadrata che si sviluppa per circa 25 metri.
Da qui un angusto cunicolo scavato nella roccia in modo molto approssimativo e con andamento irregolare, si immette, dopo circa 150 metri, nella galleria rettilinea.
Per i successivi 1300 metri il condotto prosegue dritto, inizialmente con la volta posta a una quota molto alta, in quanto segue l’andamento della discenderia. Essa va poi lentamente ad abbassarsi fino a raggiungere un’altezza di circa 1,90 metri. Dopo poco più di 1600 metri la galleria termina a Vallericcia.
PRIME ISTRUZIONI PER CHI VOLESSE PARTECIPARE: – Si sconsiglia la partecipazione a persone che soffrono di patologie quali claustrofobia, attacchi di panico, ansia grave.
Coloro i quali volessero partecipare, dopo aver contattato l’associazione per prenotare, dovranno arrivare adeguatamente equipaggiati con abiti comodi, mantella impermeabile, stivali di gomma, caschetto protettivo con torcia è una borraccia d’acqua da bere da 1/1,5 litri. Per chi non avesse disponibilità di un caschetto protettivo, previa comunicazione, sarà l’organizzazione a farsi carico della fornitura.
PASSEGGIANDO SUL SENTIERO 509 – Domenica mattina, 9 ottobre 2022, l’appuntamento sarà invece ai Campi d’Annibale a Rocca di Papa, in piazza Di Vittorio, da dove partirà una passeggiata circolare, lungo la tratta del sentiero 509. Un percorso di 8 chilometri circa in totale che si percorre in circa tre ore e mezza, con ritorno nel medesimo punto.
Da piazza Di Vittorio si percorre la via Comunale di Monte Cavo fino ad incrociare il basolato della Via Sacra nel pressi di un’edicola votiva dedicata a Santa Rita. Proseguendo in salita si raggiunge il belvedere da cui è possibile osservare un panorama unico nei Castelli Romani, Sono da qui visibili l’apparato dell’Artemisio, il promontorio del Circeo, il Mar Tirreno e le isole Pontine, Proprio di fronte sono visibili contemporaneamente i laghi vulcanici Albano e di Nemi, Si prosegue ora fino ad incrociare la carrozzabile per Monte Cavo.
Si volta a destra e dopo 650 metri, si lascia la strada asfaltata e ci si inoltra sul sentiero alla nostra sinistra che percorrendo la cresta dei Monti delle Fate, raggiunge il Maschio delle Faete.
Il percorso si sviluppa su uno stretto sentiero con numerosi passaggi di versante e conseguenti modifiche delle fitocenosi. Ginestra, leccio e timo serpillo con aceri, castagni e faggi sono contemporaneamente presenti sullo stesso piano altitudinale ma su versanti (e quindi esposizione) diversi. Giunti nel pressi della sommità del Maschio delle Faete, (956 m si.m.J, massima elevazione dei Colli Albani, si incrocia il sentiero 516 che conduce in località Orti di Barbarossa-via dei Corsi.
Si prosegue il cammino lungo il sentiero posto sulla destra e si percorre la discesa che, attraversando tratti di bosco misto e castagneti, conduce sulla carrabile dei Campi d’Annibale in località Madonnella dove si incrocia il sentiero 517 che termina in località Vivaro al Centro FISE.
Raggiunta, dopo aver percorso 200 metri, località la Forcella si volta a destra e al bivio con il raccordo 509a, si sale a sinistra fino a raggiungere la cima di Colle Jano. Il percorso si sviluppa ora in una discesa a tratti piuttosto ripida, all’interno di un bosco di castagno, fino a raggiungere l’Area di sosta di Valle dei Caprai.
Si prosegue sul sentiero fino a raggiungere una sbarra sulla sinistra, superata la quale si è nuovamente nel centro abitato.
PRIME ISTRUZIONI PER CHI VOLESSE PARTECIPARE- Considerando la classificazione dell’ escursione come turistica, la tenuta consigliata prevede abiti comodi, scarpe da trekking e bastoncini d’appoggio e una borraccia d’acqua da 1/1,5 litri.

INFO E PRENOTAZIONI – Per info e prenotazioni sulle due attività si possono consultare i canali social Facebook e Instagram dell’associazione e contattare via Whatsapp in orari d’ufficio il seguente numero telefonico 3533626697.

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