Ieri, Oggi, Domani ancora nel segno della tradizione con la torzella riccia nella cucina napoletana

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NAPOLI – È stata la “torzella riccia napoletana”, uno dei più antichi tipi di cavolo del bacino del mediterraneo giunti all’ombra del Vesuvio per la gioia degli antichi “Mangiafoglia”, la protagonista del nuovo incontro culinario firmato “Ieri, Oggi, domani”. Con il titolo “La torzella riccia nella cucina napoletana”, l’evento svoltosi nella storicizzata trattoria- pizzeria di Via Nazionale, 6 a Napoli, guidata dal patron Pasquale Casillo, ha visto salire in cattedra la vellutata pietanza (il cui viaggio verso Napoli iniziò 4mila anni fa) grazie ai piatti creati per l’occasione dallo chef di casa Antonio Castellano e dal maestro pizzaiolo Gaetano Quintano. Un’opportunità davvero ghiotta fatta di antichi sapori e millenarie tradizioni che è pure coincisa con il sesto compleanno del nuovo corso del locale e con il suo prestigioso ingresso con “2 gamberi” nella Guida dei Ristoranti d’Italia 2023 del Gambero Rosso. Così, con queste premesse, a sfilare in passerella per la gioia degli ospiti, tra cui il direttore generale dell’ Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Antonio Limone, lo chef “Stella Michelin”, Peppe Guida e l’attrice Lucia Cassini, sono stati piatti come la “pizza con torzelle ripassate”; i “crostini con soffritto e torzelle”; la “zuppetta di patate, torzelle e uova”, la “calamarata con alici di Cetara, torzelle, Carmasciano, pomodoro candito e finocchietto; il “rotolo di locena di maiale ripieno di torzelle” e infine, la “mela cotta farcita con crema pasticcera e cannella”. Specialità che hanno subito riscontrato l’apprezzamento dei presenti, tutte realizzate grazie alla “torzella riccia napoletana” (presidio Slow Food) dell’Azienda Agricola Luigi Turboli di Brusciano. Tanti consensi anche per l’abbinamento con la limited edition “Giuseppe Tizzano” premio miglior vino rosso d’Italia “The WineHunter Award” dell’omonima cantina di Somma Vesuviana. Un valore aggiunto per l’allegro banchetto, infine, è stato rappresentato dalla cordialità del personale e dei responsabili di sala, tra cui, il rampollo di famiglia Giovanni Casillo e la direttrice Emanuela Coppola, tutti guidati dai sentimenti di una cucina sinonimo di passione, gusto e identità popolari.

 

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