Parma: Silvia Chiesa e il pianista Maurizio Baglini in concerto alla Casa della Musica lunedì 17 ottobre

SilviaChiesa MaurizioBaglini creditDavideCerati 300x300 zPfS5s
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PARMA – La violoncellista Silvia Chiesa e il pianista Maurizio Baglini saranno protagonisti alla Casa della Musica di Parma lunedì 17 ottobre alle ore 20.30 per la rassegna “Folk Songs” realizzata dalla Società dei Concerti di Parma in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma-Casa della Musica.  Entrambi solisti affermati sulla scena internazionale, sono anche una coppia nella vita e formano un affiatato duo musicale, con un repertorio di oltre ottanta sonate per violoncello e pianoforte, un’importante discografia per l’etichetta Decca e centinaia di concerti nei cinque continenti: dalla Salle Gaveau di Parigi alla Sala Meireles di Rio de Janeiro, dall’Accademia di Santa Cecilia di Roma all’Hermitage di San Pietroburgo.

A Parma eseguiranno alcuni capolavori del Novecento italiano: Serenata op. 34 di Ferruccio Busoni, Notturno e Tarantella op. 54 (trascrizione per violoncello e pianoforte) di Alfredo Casella, Notturno sull’acqua (in riva all’Arno, alla Gondolina, in una sera di giugno) op. 82 n. 1 e Toccata op. 83 di Mario Castelnuovo-Tedesco.

Interprete ricca di personalità, raffinata esploratrice di mondi musicali, Silvia Chiesa è l’artista che più ha contribuito ad ampliare gli orizzonti del violoncello. Ha rilanciato il repertorio del Novecento, riscoprendo capolavori ingiustamente dimenticati, e ha stimolato la produzione di nuove opere per il suo strumento eseguendole su prestigiosi palcoscenici internazionali. Ha ideato la “Trilogia del Novecento italiano” (Sony Classical) che raccoglie per la prima volta insieme, in tre cd, le registrazioni di Concerti per violoncello e orchestra di grandi compositori del XX secolo: Nino Rota, Alfredo Casella, Ottorino Respighi, Ildebrando Pizzetti, Mario Castelnuovo-Tedesco (“prima” italiana), Riccardo Malipiero (“prima” mondiale) e Gian Francesco Malipiero. Tutti italiani gli interpreti: insieme con Silvia Chiesa, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e i direttori Corrado Rovaris e Massimiliano Caldi. La violoncellista ha portato avanti il suo impegno nella divulgazione di questo repertorio anche durante le settimane di lockdown per Covid-19, attraverso la serie web di documentari “Novecento Corsaro”. Silvia Chiesa è anche un’appassionata interprete della musica del nostro tempo. È dedicataria di brani per violoncello e orchestra di grandi compositori come Matteo D’amico e Azio Corghi, il cui brano “Tra la carne e il cielo” per violoncello concertante, che celebra la viscerale passione di Pasolini per la musica di Bach, è stato eseguito da Chiesa come solista nel 2022 al Ravenna Festival, sotto la direzione di Daniel Harding, con la Mahler Chamber Orchestra. È  stata scelta da compositori come Gil Shohat, Nicola Campogrande, Aldo Clementi, Michele Dall’Ongaro, Peter Maxwell Davies, Giovanni Sollima, Gianluca Cascioli e Ivan Fedele per prime esecuzioni di loro opere. Come solista ha suonato con l’Orchestra Nazionale della Rai, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra di Padova e del Veneto, l’Orchestra della Toscana, la Royal Philharmonic Orchestra, i Solisti di San Pietroburgo, l’Orchestra di Rouen, la Staatsorchester Kassel e la Sinfonica di Cracovia. Ha collaborato con direttori quali Luciano Acocella, Francesco Angelico, Marco Angius, Paolo Arrivabeni, Gürer Aykal, Umberto Benedetti Michelangeli, Giampaolo Bisanti, Roland Böer, Massimiliano Caldi, Tito Ceccherini, Daniele Gatti, Cristian Orosanu, Corrado Rovaris, Daniele Rustioni, Howard Shelley e Brian Wright, Daniel Harding. Ha inciso inoltre concerti live per emittenti radiotelevisive quali Rai Radio3, Rai Sat, France Musique e France3.  Si esibisce regolarmente anche come camerista e, in particolare, con il pianista Maurizio Baglini ha acquisito un repertorio straordinariamente vasto per duo violoncello e pianoforte. Insieme i due artisti hanno all’attivo oltre duecentocinquanta concerti in tutto il mondo e hanno registrato per Decca le Sonate di Schubert, Brahms e Rachmaninov.

Pianista visionario con il gusto per le sfide musicali, Maurizio Baglini ha un’intensa carriera concertistica internazionale come solista e camerista. Vincitore a 24 anni del “World Music Piano Master”, si esibisce presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Teatro alla Scala, il Teatro San Carlo, la Salle Gaveau di Parigi, il Kennedy Center di Washington ed è ospite di prestigiosi festival tra cui La Roque d’Anthéron, Yokohama Piano Festival, Australian Chamber Music Festival e “Benedetti Michelangeli” di Bergamo e Brescia.
La sua vasta produzione discografica per Decca/Universal comprende musiche di Liszt, Brahms, Schubert, Scarlatti, Mussorgsky e Schumann, in onore del quale sta realizzando un’integrale pianistica. Ha dato vita all’innovativo progetto “Web Piano” collaborando con l’artista visuale Giuseppe Andrea L’Abbate.

Fondatore e direttore artistico dell’Amiata Piano Festival, è consulente artistico del Teatro “Verdi” di Pordenone. È il solista dedicatario di Tre Quadri, Concerto per pianoforte e orchestra di Francesco Filidei, che ha eseguito in prima assoluta con l’OSN Rai diretta da Tito Ceccherini in streaming su Rai Cultura, Rai Radio 3, EuroRadio e in onda su Rai5 a novembre 2020. Nel settembre 2021, Tre Quadri è stato eseguito da Baglini e Ceccherini, in prima esecuzione mondiale con pubblico, al Teatro alla Scala di Milano, per il Festival Milano Musica. Nel 2022 ha partecipato in veste di solista all’inaugurazione di Ravenna festival sotto la direzione di Daniel Harding con la Mahler Chamber Orchestra. È stato nominato Socio Onorario dell’Associazione Italiana Accordatori e Riparatori di Pianoforti. Suona un grancoda Fazioli.

I prossimi appuntamenti di “Folk Songs” vedranno protagonisti: il 24 ottobre il violoncellista Giovanni Gnocchi e il chitarrista Giampaolo Bandini (Marais, Granados, De Falla, Piazzolla) e il 7 novembre il pianista Roberto Plano (Liszt, Prokofiev, Metner, Caikovskij, Skrjabin, Ponce, Castro Herrera, Copland, Gerswhin).

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