Omicidio Poggi, nuove piste e messaggi ambigui: la Procura di Pavia torna a indagare

Omicidio Poggi, nuove piste e messaggi ambigui: la Procura di Pavia torna a indagare
Omicidio Poggi, nuove piste e messaggi ambigui: la Procura di Pavia torna a indagare

(PRIMANOTIZIE) GARLASCO, 15 MAGGIO 2025 – “Mi sa che abbiamo incastrato Stasi”. È questo uno dei 280 messaggi che emergono dai nuovi atti dell’indagine sull’omicidio di Chiara Poggi, la giovane uccisa nella sua abitazione di Garlasco il 13 agosto 2007. Un delitto per il quale l’allora fidanzato, Alberto Stasi, è stato condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione. Oggi, a pochi mesi dalla fine della sua pena, la Procura di Pavia ha riaperto il caso con nuovi elementi e nuove ipotesi investigative.

Il messaggio, attribuito a Paola Cappa, sorella gemella di Stefania e cugina della vittima, è stato riportato dal settimanale Giallo, che cita anche altri indizi che potrebbero riaccendere i riflettori sulla famiglia Cappa. Si tratta di elementi finora mai considerati nelle precedenti inchieste, che oggi acquisiscono una nuova rilevanza nell’ambito del fascicolo riaperto a carico di Andrea Sempio, amico di Paola e persona già finita al centro di ipotesi investigative mai formalizzate.

Tra i nuovi elementi c’è una fotografia postata da Paola Cappa sui social nel 2013: mostra due piedi con calze a quadretti, e tra loro un’impronta a pallini. L’immagine richiama da vicino una delle tracce rinvenute sulla scena del crimine nel 2007 e ancora oggi oggetto di analisi. La didascalia della foto recita: “Buon compleanno sorellina”, dettaglio che ha attirato l’attenzione degli inquirenti.

Il settimanale fa riferimento anche a una storia Instagram di Stefania Cappa, che mostra un bambino accanto a delle biciclette e la scritta “Fruttolo”, nome del noto yogurt, lo stesso rinvenuto nell’abitazione della vittima poco dopo il delitto. I magistrati intendono sottoporre il contenitore a nuove analisi per individuare eventuali tracce biologiche che potrebbero aprire scenari inediti.

Completano il quadro alcune intercettazioni dell’epoca, in cui Paola Cappa, parlando con la nonna, esprimeva fastidio per l’ospitalità concessa ai genitori di Chiara dopo l’uccisione della figlia e il sequestro dell’abitazione. Un dettaglio che, in un contesto investigativo riaperto, potrebbe assumere nuovi significati.

Gli inquirenti, intanto, proseguono nell’analisi del materiale raccolto, compresi gli scambi via WhatsApp, i post social e le conversazioni intercettate, alla ricerca di elementi che possano confermare o escludere le nuove ipotesi. La famiglia Poggi, da sempre in prima linea nella richiesta di verità, osserva con attenzione e riserbo i nuovi sviluppi, nella speranza che la giustizia possa arrivare a una piena e definitiva chiarezza. (PRIMANOTIZIE)

L’articolo Omicidio Poggi, nuove piste e messaggi ambigui: la Procura di Pavia torna a indagare proviene da PRIMANOTIZIE.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*