

(PRIMANOTIZIE) MILANO, 13 OTTOBRE 2025 – Le piccole e medie imprese italiane restano esposte a gravi rischi informatici e non sufficientemente preparate a fronteggiare gli attacchi digitali. È quanto emerge dal Cisco Cybersecurity Readiness Index 2025, secondo cui il 33% delle PMI ha subito almeno un attacco nell’ultimo anno, mentre l’80% segnala la mancanza di specialisti in sicurezza IT. Le minacce più diffuse restano phishing, ransomware e attacchi potenziati dall’intelligenza artificiale.
Renzo Ghizzoni, Country Leader Sales Security di Cisco Italia, ha avvertito: «Le difese di base non bastano più. Un singolo attacco può bloccare le attività, compromettere la reputazione e, nei casi peggiori, portare alla chiusura dell’azienda».
Nonostante le criticità, il 30% delle PMI prevede di modernizzare l’infrastruttura IT nei prossimi due anni e il 97% intende aggiornare le proprie soluzioni di cybersecurity. Cresce anche l’interesse per l’intelligenza artificiale, indicata come area strategica dal 44% delle imprese. Tuttavia, il 95% delle PMI ritiene di essere già sufficientemente protetto, un ottimismo che secondo Cisco potrebbe rivelarsi pericoloso.
Il report evidenzia infine che il 55% delle PMI utilizza tra 11 e 40 strumenti di sicurezza diversi, un livello di frammentazione che, secondo il 63% degli intervistati, riduce l’efficacia complessiva delle difese. (PRIMANOTIZIE)

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