
(PRIMANOTIZIE) BOULDER, STATI UNITI, 6 GIUGNO 2025 – Per la prima volta è stato osservato direttamente su Marte il fenomeno dello sputtering, un processo di fuga atmosferica che avrebbe avuto un ruolo cruciale nella scomparsa dell’atmosfera marziana nelle fasi primordiali della sua storia. La scoperta è frutto di un’analisi dei dati raccolti nell’arco di nove anni dalla missione Maven della NASA, ed è stata pubblicata sulla rivista Science Advances.
All’origine della rarefazione atmosferica di Marte c’è la perdita del campo magnetico, che ha lasciato il pianeta esposto all’azione diretta del vento solare. In assenza di protezione magnetica, le particelle cariche provenienti dal Sole hanno iniziato a erodere l’atmosfera, destabilizzando anche la presenza di acqua liquida sulla superficie.
Lo sputtering è un processo attraverso il quale particelle solari ad alta energia colpiscono l’atmosfera, espellendo atomi e molecole neutre verso lo spazio. “È come una palla di cannone che si tuffa in una piscina”, ha spiegato Shannon Curry, astrofisica e ricercatrice principale della missione Maven presso l’Università del Colorado a Boulder.
Fino ad oggi, gli scienziati avevano solo indizi indiretti dell’esistenza dello sputtering. L’osservazione diretta è avvenuta grazie ai dati raccolti da tre strumenti di bordo: l’analizzatore di ioni del vento solare, il magnetometro e lo spettrometro di massa. Le misurazioni sono state effettuate a bassa quota, sia sul lato diurno che notturno del pianeta.
La scoperta ha evidenziato che il fenomeno avviene a una velocità quattro volte superiore a quanto previsto e che questa aumenta ulteriormente durante le tempeste solari. (PRIMANOTIZIE)
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