Stellantis Pomigliano: carichi di lavoro troppo pesanti, scatta lo sciopero

sciopero Pomigliano
sciopero Pomigliano

POMIGLIANO D’ARCO – Sciopero improvviso nello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco questa mattina indetto dalla Fiom. “L’azienda – dichiara in una nota Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilità – ha incrementato i ritmi in catena senza prevedere alcun aumento del numero di lavoratori addetti. La situazione si è subito dimostrata essere insostenibile e gli Rsa Fiom hanno deciso di dichiarare sciopero. Uno sciopero che sta riscontrando un’altissima adesione fermando di fatto la produzione della Panda e rallentando vistosamente quella del Tonale. Sull’organizzazione del lavoro, ritmi, saturazioni e cadenze ci deve essere un confronto ed una contrattazione e la Fiom deve potere agire il proprio ruolo”. Gli altri sindacati in realtà concordano con le motivazioni dello sciopero indetto dalla Fiom ma non possono avviare alcuna iniziativa così velocemente come i loro colleghi della Cgil.  Perché? Perché procedura prevista dal contratto di lavoro di cui la Fiom è l’unica non firmataria, stabilisce che bisogna aprire prima le procedure di raffreddamento. La Fiom non essendo firmataria del CCSL non deve rispettare questa procedura è può scioperare seduta stante. Gli altri sindacati invece per aprire la procedura hanno bisogno  bisogno del 51% del Consoglio della Rsa (Fim, Uilm, Fismic, UGL e Aqcrf).

Ma sui motivi della protesta sembrano tutti d’accordo. “Martedì scorso – dice Biagio Trapani, segretario generale della Fim di Napoli – si è svolta la Commissione Organizzazione e Sistemi di Produzione, durante la quale l’azienda ha presentato alle  organizzazioni sindacali firmatarie, un’efficienza nel montaggio Tonale inerente alla linea delle Porte, l’azienda procederà con un taglio di ben 4 persone turno”. “Abbiamo denunciato – prosegue Trapani –  la nostra enorme perplessità e preoccupazione a riguardo. Abbiamo chiesto di non partire avendo l’esigenza di verificare lo stato attuale comparandolo e verificando l’efficienza dichiarata dall’azienda. Rispetto all’aumento della cadenza nel reparto Montaggio Panda abbiamo espresso la nostra contrarietà in quanto crediamo sia impossibile aumentare scatti senza aggiunta di personale, ci sembra alquanto anomala questa decisione avvalorata anche da uno strano atteggiamento aziendale che addirittura bypassa la lettura dei cartellini ai lavoratori”.

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