Papa Francesco: gli sportivi di oggi hanno una grande responsabilità

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CDV – Esce oggi in libreria, con la prefazione di Papa Francesco,  “Non è solo fatica, è amore” di don Dario E. Viganò e Valerio A. Cassetta. Il volume, pubblicato da Edizioni San Paolo, contiene interviste con molti campioni dello sport. Da Giorgio Chiellini a Ciro Immobile, da Antonella Palmisano a Francesco Moser e Oney Tapia. Il sito Vativision.com pubblica, in esclusiva, la prefazione del Papa, in forma integrale. Di seguito alcuni estratti.

“Si deve stare attenti alla facile lusinga di prendere delle scorciatoie – scrive Papa Francesco – pensando che la strada più breve sia sempre la migliore e conveniente. Ignorare le regole del gioco, dello sport e della vita a cosa ci porterebbe? Senza regole il gioco non è bello, non è vero. Sarebbe artefatto, frutto di un imbroglio. E così anche la vita che è fatta di vittorie e di sconfitte. Chi non vuole vincere? E chi invece vuole perdere? Anche. Nell’insuccesso però c’è qualcosa di positivo. La sensazione che dà la vittoria è talvolta complessa da descrivere, ma anche la sconfitta ha un suo significato profondo, autentico e nobile”.

Nella prefazione il Pontefice si sofferma anche sulla forte responsabilità che hanno gli sportivi.

“Gli sportivi di oggi, conosciuti e amati dai più giovani – continua Papa Francesco – hanno una forte responsabilità dovuta al loro talento e alla loro personalità, che li porta ad essere modello d’ispirazione, non solo sportiva, per le molte persone che seguono partite e gare, per gli appassionati e i tifosi. Per questo è fondamentale che uno sportivo abbia la consapevolezza di quanto una sua frase, un suo cenno, un suo gesto possano incidere su migliaia di persone. E quando questi gesti sono positivi, l’effetto benefico è moltiplicato, e per l’intera comunità c’è un vantaggio”.

Papa Francesco parla anche della fatica.

“L’atleta che, nella fatica, intravede oltre è come il santo che non accusa il peso e guarda lì dove gli altri non vedono. Il campione che trova la giusta spinta è contento di affrontare la fatica. Perché al di là dello scopo, conta il cammino, il percorso, il viaggio. Senza motivazione e stimoli, non si può affrontare il sacrificio”.

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