Aborto, il governo vuole i Pro vita nei consultori. Ira delle opposizioni

ROMA – Una nuova norma inserita nel decreto PNRR prevede che i consultori familiari possano collaborare con associazioni del Terzo Settore “che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità”. L’emendamento, proposto da Fratelli d’Italia, ha ricevuto l’approvazione nella commissione Bilancio alla Camera dei deputati.

Sulla questione, il governo ha deciso di porre la fiducia, accelerando il processo di approvazione del provvedimento, che sarà votato già domani. La decisione ha scatenato forti reazioni tra le opposizioni. La leader del Partito Democratico, Elly Schlein, ha definito l’azione un “grave blitz della destra in Parlamento”, accusando l’emendamento di mirare a minare l’attuazione della legge 194, la normativa che regola l’interruzione volontaria di gravidanza in Italia, considerandolo un attacco alla libertà delle donne. Anche il Movimento 5 Stelle ha espresso preoccupazioni simili, etichettando la mossa come “ennesimo attacco al diritto all’aborto”.

L’introduzione di questa norma apre un nuovo fronte di confronto sul delicato equilibrio tra il diritto alla salute riproduttiva e il ruolo delle associazioni non governative nel supporto alla maternità, segnando un ulteriore capitolo nella lunga discussione su questi temi in Italia.

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