Per un Halloween “da paura!” tra arte e gusto il ristorante milanese AB

Per un Halloween “da paura!” tra arte e gusto il ristorante milanese AB
Per un Halloween “da paura!” tra arte e gusto il ristorante milanese AB

MILANO – Maschera indossata e zucca intagliata? Che tu ti sia trasformato in uno zombie o abbia preferito un pauroso travestimento da scheletro, nessuna miglior location del ristorante AB – Il lusso della semplicità di chef Alessandro Borghese, in via Belisario 3 a Milano, per un Halloween spaventosamente delizioso!

Anche l’intero locale è pronto a indossare la maschera e a trasformarsi in una location “da paura!”. Le pareti, infatti, ospitano la nuova mostra temporanea “Ti tengo d’occhio” dell’artista Maurizio Cariati, che va oltre una semplice provocazione e promette di sconvolgere gli ospiti con tridimensionalità e significati emblematici, in pieno stile thriller.

E per grida non solo di paura, ma di intenso piacere per il palato, chef Alessandro Borghese lancia le sue creazioni “da brivido” di Halloween.

Dal 23 ottobre al 1° novembre, infatti, fantasmi e streghe troveranno nel menu due piatti speciali: lo sfizioso “La lepre e la zucca” e il goloso “Skull of Rock”.

Ad Halloween, dunque, è possibile ammirare la mostra “Ti Tengo d’occhio” di Maurizio Cariati, realizzata con il supporto di Tabor Group, per una rappresentazione ironica della società odierna in cui tutti siamo costantemente osservati e osservatori. Dinamismo, originalità, questione di sguardi e prospettive: le opere omaggiano la tridimensionalità grazie a un costante dialogo con lo spazio, che nasconde diversi livelli di significato, talvolta inquietanti ed emblematici, in perfetto stile Halloween. Cariati fonde una pittura dedicata alla rappresentazione del volto all’estroflessione (una sorta di codice della presa di possesso dello spazio dello spettatore da parte di un’opera d’arte che sconfina verso nuovi territori), grazie a codici e riferimenti multipli che danno un senso più articolato alle opere. Realizzato con juta grezza per una maggiore forza plastica, ciascun quadro presenta una doppia valenza: è sia uno studio sul volto e l’espressione e sia un’indagine sulla luce e sul colore. In dialettica con il fondo scuro e con la luce ambientale circostante, raggiunge così una nuova e più intensa dimensione installativa, che saprà sorprendere e “spaventare” i commensali durante la festa delle streghe.

Non a caso, il raffinato locale meneghino dello chef più amato della televisione italiana riflette la sua istrionica personalità e tutte le sue più grandi passioni, dalla cucina all’arte, ospitando mostre temporanee sempre originali e sorprendenti. La creatività, tra i fornelli così come davanti a una tela, rappresenta il connubio tra due anime che trovano la loro massima espressione in una location dall’alto valore estetico ed emozionale come il ristorante AB – Il lusso della semplicità.

Qua fanno capolino nel menu due deliziose novità. “La lepre e la zucca” è uno sfizioso omaggio al protagonista di ogni party di Halloween, la zucca. Questo delizioso primo piatto, infatti, è un risotto alla crema di zucca e alle erbe aromatiche, con lepre in salmì al dolce forte.

Dolcetto o scherzetto? Per i più golosi e per chi non riesce proprio a resistere al richiamo del dessert, chef Alessandro Borghese ha ideato “Skull of Rock”, una scenografica sbrisolona al mais con mousse di nocciola e caramello salato racchiuso in un guscio di cioccolato al latte a forma di teschio, perché durante la festa più dark dell’anno anche la vista vuole la sua parte e al ristorante AB – Il lusso della semplicità è sempre garantito l’appagamento di tutti e cinque i sensi.

Grandi e piccini, zombie e streghe, troll e scheletri, sono attesi da chef Alessandro Borghese al ristorante AB – Il lusso della semplicità per vivere assieme le intense emozioni della festa più spaventosa dell’anno, tra zucche e maschere, ingredienti di altissima qualità e proposte “da paura!!!”, anche grazie a una location rinnovata in cui respirare a pieno l’atmosfera di Halloween. E tu cosa scegli, dolcetto o scherzetto?

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