Intervista a Filippo Ferrante

“Come le note” è un inno alla complessità della vita umana, espressa attraverso la metafora delle note musicali che spesso si comportano esattamente come gli accadimenti della vita: cercano di essere armoniche e in questo tentativo, spesso, finiscono per essere fuori tempo.

Cerchiamo incessantemente l’armonia perfetta, ma quasi sempre ci troviamo a confrontarci con dissonanze, contrasti e fragilità. Tuttavia, è proprio in questo equilibrio tra aspirazione all’armonia e accettazione dell’imperfezione che risiede la bellezza della nostra esistenza. La canzone invita ad abbracciare le nostre armonie imperfette, a tratti anche a ricercarle con il fine di celebrare quelle dissonanze che ci rendono unici e di assaporare la bellezza della ricerca costante della giusta “melodia”. È un richiamo alla nostra umanità, con tutte le sue sfide e contraddizioni, che ci aiutano ad evolverci.

 

C’è un momento specifico che ricordi come l’inizio della tua carriera musicale?

Degno di nota può essere l’album prodotto con Diego Calvetti nel 2011. Come esperienze live, invece, in cima a tutte metto il “Battiti Live” che nel 2008 mi ha permesso di raggiungere una discreta popolarità nel Sud Italia, e di partecipare ad un tour molto prestigioso, con un brano suonato dai principali network in Puglia e non solo. 

Da dove trai principalmente ispirazione per le tue canzoni?

Da qualsiasi cosa che mi susciti un’emozione. Anche da una chiacchierata con un amico. 

Ci sono temi o messaggi ricorrenti nelle tue canzoni?

Penso che il tema sentimentale ed esistenziale primeggino. 

Quali artisti o generi musicali ti hanno influenzato maggiormente?

Se penso a degli artisti che mi hanno plasmato di più ed hanno avuto un impatto sui miei primi lavori citerei Battisti e Cesare Cremonini, anche se penso anche di essere stato influenzato ed ispirato da tanta musica, non solo italiana ma anche internazionale di band come Oesis, Coldplay, Red Hot Chili Peppers ed anche dalla stessa musica classica con la quale ho iniziato a formarmi artisticamente.

Come valuti la tua evoluzione artistica nel corso degli anni?

E’ stata un’evoluzione simile a quella che può essere sperimentata in altri lavori: con il fare aumenta l’esperienza e si migliora.

Qual è la tua canzone preferita da eseguire dal vivo e perché?

“Dentro te” perché è stata scritta in un periodo molto spensierato della mia vita ed è una canzone che ho cantato davanti ad un pubblico davvero numeroso, durante il festival “Battiti Live”: circa 80 mila persone.

Da dove è nata l’idea per il tuo nuovo singolo?

“Come le note” è arrivata da una riflessione di come le note musicali che spesso si comportano esattamente come gli accadimenti della vita: cercano di essere armoniche e in questo tentativo, spesso, finiscono per essere fuori tempo.

Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro in termini di carriera musicale?

Realizzare un nuovo Album con un lavoro ben strutturato ed avere la possibilità di partecipare al Festival di Sanremo.

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