La cucina del Caracol di Bacoli per una settimana protagonista a Rio de Jainero

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NAPOLI – Dopo Massimo Bottura ed Enrico Cerea tocca ad Angelo Carannante Chef stellato del Caracol Cala Moresca di Bacoli essere l’ospite d’onore della settimana della cucina italiana nel mondo in Brasile. L’invito arriva dal console italiano Paolo Miraglia del Giudice e il tema portante di questa sesta edizione è “Tradizione e prospettive della cucina italiana: consapevolezza e valorizzazione della sostenibilità alimentare”, che unisce alla promozione dei prodotti agroalimentari italiani la valorizzazione della Dieta Mediterranea.

Nelle sale del Consolato Generale d’Italia a Rio De Janeiro una cena esclusiva con 80 invitati. Il menù di Carannante si apre con: zeppola di baccalà e salsa agrodolce, come l’insalata caprese, zucchine alla scapece in un finto pomodoro. Antipasto: tortino di melanzane alla parmigiana, fonduta di mozzarella di bufala e salsa al basilico. Come primo “pasta e patate, provola a modo mio”, per secondo guanciola di manzo brasata alla genovese con purea di zucca e liquirizia in polvere e infine per dessert babà al rhum secondo tradizione, chantilly e frutti rossi.

Si chiude con questa straordinaria trasferta sudamericana la stagione del Caracol. Il ristorante stellato del Cala Moresca, che ha confermato pochi giorni fa la stella, riaprirà in primavera.

“La Settimana della Cucina Italiana nel Mondo – commenta Carannante – è un appuntamento annuale sulla tradizione culinaria italiana all’esteroche esprimere livelli qualitativi di eccellenza. Ѐ un grande onore essere stato invitato e portare la cucina del Caracol in Brasile con il Restaurant manager – Sommelier Ciro Cannino.”

Si tratta di un’importante occasione per promuovere uno stile di vita sano basato sulla dieta mediterranea e un modello di alimentazione sostenibile.

“Questa rassegna rappresenta una vetrina sull’Italia – spiegano gli imprenditori e proprietari del Caracol Roberto Laringe e Alfredo Gisonno – ed è una grande soddisfazione portare all’estero i Campi Flegrei e partecipare alla promozione delle ricchezze della nostra terra e della qualità del nostro cibo. Finalmente riprendiamo a confrontarci con il resto del mondo”.

La manifestazione nata nel 2016 mette in luce come la cultura del cibo e la tradizione siano da sempre parte della nostra identità di Italiani.

“Evadere i confini nazionali e continentali in un momento storico come questo è particolarmente entusiasmante – commenta il direttore Pino Savoia – tornare a dialogare col mondo inorgoglisce. Siamo felici di riappropriarci delle cose belle della vita e questi viaggi dove avviene uno scambio culturale e gastronomico danno speranza”.

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